venerdì 13 maggio 2011

I Dogo Argentini

Dante al sole
Articoli sulle razze canine ce ne sono tanti in giro, e ovviamente se cercate su Google una razza in particolare non sarà questo blog ad apparire tra i primi risultati.

Comunque vi voglio raccontare la mia sulle razze...ma su quelle con cui ho avuto esperienza io. Non trascriverò i dati sullo standard, colori, altezza, ecc...mi pare noioso (anche se l'ho studiato in università). Vi racconterò le mie storie.
Il piccolo Dante
Essendo argentina non posso fare altro che iniziare per l'unica razza ufficialmente nostra: il Dogo Argentino. Ma sopratutto, perché ne ho avuto uno. Si chiamava "Dante"...nominato così in onore a D. Alighieri...a casa mia spesso usavamo nomi di personaggi storici o artisti per nominare i cani...avete già letto l'ultimo post :)

Qualcosa sulla storia della razza e lo standard lo potete trovare qui (che non è altro che la descrizione della Wikipedia in spagnolo ma tradotta in italiano...ogni tanto mi chiedo se la gente continua a scrivere o ormai tutto quel che si legge è estratto dalla Wikipedia).

Dante felicissimo
Insomma, oltre alla informazione in generale, c'è quel che "si dice" sui Dogo Argentini. Che sono aggressivi, che sono pericolosi con i bambini, che non si può avere uno di loro insieme ad altri cani...io vi racconterò soltanto com'era Dante, senza voler generalizzare.

Dante era tutto l'opposto a un cane aggressivo con le persone. Era dolce, anzi, eccezionalmente dolce ed affettuoso. Tutti i miei amici sapevano che venire a casa mia significava essere baciati in modo esaustivo da Dante. Era sempre felice di avere gente a casa, si avvicinava a tutti in silenzio, muovendo la coda in modo frenetico tale di buttare a terra qualsiasi cosa si trovasse alla sua altezza, e appoggiandoti la testona pesante sulle gambe. Gli facevi due carezze, ti lasciavi (per forza) baciare un pochetto e se ne andava felice al suo posto. Tutto qua.

Non era uno di quei cani che rimangono sempre attaccati a te, o che ti cercano per giocare, o ti abbaiano. I Dogo Argentini sono tranquilli, tanto di a volte farti dubitare se non avranno perso la voce o saranno malati. Sempre in silenzio, con movimenti leggeri e lenti. E non poteva essere in un altro modo, la razza è stata creata per cacciare così.

Little Dante
Con i bambini era ancora più dolce, e la cosa che mi lasciava sempre stupita era che  lui sembrava consapevole in qualche modo della loro debolezza. Quindi non saltava sopra ai bambini ma li si avvicinava piano e con tenerezza. Con la coda invece bisognava far attenzione, quella coda sempre in continuo movimento, lunga e magra, dura come una frusta se ti beccava!

C'è un dettaglio con il quale vi farò capire quanto possono essere dolci i cani di questa razza con gli individui più piccoli di loro. 

La coda in movimento!
I suoi due migliore "amici" erano "Mauro" e "Dali". A Dali lo conoscete già ed è un barboncino...e Mauro...era un gatto! Dante amava il "suo" gatto e il "suo" barboncino toy. Si prendeva cura di loro, li baciava, li difendeva contro gli strani...erano invece loro ad "attaccare" Dante, quando lui diventava pesante e li baciava troppo. Dali li faceva vedere i suoi piccoli denticini, e Mauro lo graffiava tutto per farlo smettere. Ve li immaginate? Un barboncino ed un gatto attaccando un Dogo Argentino di circa 62 kg? Io l'ho visto dal vivo, centomila volte...uno spettacolo che so non dimenticherò mai.


Amava essere all'aperto
C'è una cosa di quel che dicono che a volte è vero. Non è facile avere un Dogo Argentino insieme ad altri cani dello stesso sesso...non è impossibile però. Basta conoscere il carattere degli altri cani prima di mettere un Dogo Argentino tra di loro.
Nel mio caso, con Dante c'erano altri cani tutti maschi, di diverse età e razze: il barboncino, un pastore tedesco, un fox-terrier e due meticci. Non ci sono mai stati problemi con nessuno, tranne con uno dei meticci: Nestor

La sua dolce testa gigante
Con quest'ultimo c'erano delle lotte, e durante tutta la loro vita non hanno mai avuto un buon rapporto. Ma il problema era che questo metticcino non era cresciuto con noi. Io l'avevo trovato per strada e l'avevo adottato. Aveva un carattere dolcissimo, ma essendo cresciuto "da solo" cercava sempre di essere il cane dominante. 

Ed è quello il problema con i Dogo Argentini: loro possono convivere con tanti altri cani, finché rispettino lui come il cane dominante. Perciò, se intendete introdurre un Dogo dove ci siano già altri cani, cercate di capire se gli altri accetteranno senza problemi la sua dominanza. S'è così, vi assicuro non avrete problemi. 

Il cucciolo gigante
Se siete capaci di leggere in spagnolo e volete imparare un po' sull'etologia (scienza del comportamento animale) potete scaricare questo libro.  Se invece ve la cavate con l'inglese, ecco un altro libro.

Dante se n'è andato poco fa, a dicembre 2010. Io non ero in Argentina, quindi non sono riuscita a dargli i miei ultimi saluti...avrei voluto baciare quella testona un'ultima volta.

A volte la gente mi chiede s'è una buona idea avere un Dogo Argentino. Io ne ho avuto uno per più di 10 anni. Secondo voi che avete appena finito di leggere la sua storia, cosa rispondo? Senza dubbio :)

2 commenti:

  1. ci sono tanti luoghi comuni in giro e tanta ignoranza. Io adoro tutti i cani di tutte le razze, ho un rottweiler...non è semplice da gestire, è molto dominante, è protettivo, territoriale ma col suo fratello umano di 3 anni è fantastico, tollera anche i suoi lunghi abbracci ed i baci schioccanti. Con i visitatori è guardingo ma è giusto, quello è il suo lavoro. :-)

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  2. è così Giovanna, ogni razza ha delle caratteristiche che bisogna conoscere prima di acquistare un cane, ma non è vero che esistano razze cattive o pericolose, hanno soltanto diverse "personalità"...il problema è come dici tu, l'ignoranza!! Conosco i Rottweiler e so (perché l'ho visto con i miei occhi) quanto sono gentili e dolce con i bambini...bisogna conoscerli!

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